Ecco il resoconto del mio campionato del mondo di Ironman 70.3
La giornata inizia presto con la colazione alle 5, ci sono 17 batterie per la partenza, gli M45 partono alle 7.55, i pro alle 6.45, ma la zona cambio chiude alle 6.30 e quindi bisogna fare comunque presto. Arrivo in zona cambio alle 6, gonfio le ruote e mi guardo intorno scrutando gli avversari del mio age group. La sera prima ho fatto l’errore di guardare i tempi dell’anno scorso e mi sono impressionato nel vedere il livello elevatissimo, per fare un top 10 nella mia categoria bisogna fare 4h10.... in pochi hanno corso in piu` di 1h35, la media e` 1h30, so di essermi allenato bene e di poter correre in 1h35, ma con la tendinite alla gamba sinistra chissa` se riesco a finire la gara. In zona cambio incontro subito uno che e` arrivato 4° l’anno scorso e poi altri che si sono qualificati come secondi o terzi di categoria nelle prove qualificative, sono intimidito, siamo 138 nel mio age group, mi chiedo cosa riusciro` a fare, il livello qui e` stratosferico, il meglio del meglio, il top 5%. In zona cambio incontro Tommaso, ci scambiamo le ultime impressioni e strategie di gara, siamo entrambi abbastanza rilassati, io forse un po troppo, mi chiedo quando inizierò a sentire la gara. Incontriamo anche altri italiani, Spina, Roberto e altri. Daniel Fontana incontrato venerdi sera ci ha dato consigli importanti, adesso e` in acqua aspettando di partire. Ci spostiamo sulla spiaggia anche noi per vedere la partenza dei pro, fa freddino e l'acqua e` gelata, ma la giornata e` stupenda e ci aspetta sicuramente il gran caldo sulla frazione di corsa. Le batterie si susseguono, io mi metto la muta e faccio un po di riscaldamento (?) in acqua, le braccia girano bene, ma non ho la solita carica agonistica e mi chiedo il perche`. Tommaso e` partito alle 7.30, forse ci incroceremo nella corsa, e` pronto, fara` una gran gara. Finalmente tocca a noi M45, tutto qui e` organizzato benissimo, tutti in fila sulla spiaggia, io sono in prima fila, respiro profondo e bum, partiti, parto bene e dopo uno sprint nell’acqua bassa ci tuffiamo nelle acque del golfo del messico per 1900 mt di nuoto, sono nei primi 4 o 5, cerco di prendere la scia di chi mi sta davanti, a sinistra passa un gruppetto, si nuota forte, siamo una decina nel gruppo di testa con uno o due atleti lontani davanti, prendo un ritmo ma non e` il mio solito ritmo, nuoto sottotono, i battiti non salgono, al giro di boa siamo ancora tutti li, poi raggiungiamo i lenti della batteria precedente e il gruppo esplode, perdo i piedi di quello davanti e mi faccio tutta la seconda parte da solo, il vento si e` alzato insieme alle onde, non si vedono piu` le boe e i concorrenti delle batterie precedenti da superare sono sempre di piu`, fatico parecchio non mi supera piu` nessuno ma ho perso contatto con il gruppo di testa, addio podio ;-) finalmente esco dall’acqua in 29’, bene ma si poteva fare meglio, entro in T1 in 17° posizione e non trovo subito la sacca, perdo un po di tempo, poi mi levo la muta e corro verso la bici, la gamba mi fa male ma stringo i denti. Inizio la frazione di bici a tutta per raggiungere quelli davanti e dopo 10 km ci riesco. Si viaggia veloci su queste strade, il percorso e` piatto, con qualche falso piano e due ponti al 12%. Ogni tanto il percorso (delimitato da coni stradali) e` molto stretto rendendo impossibile non draftare, ho talmente paura di beccare una penalita` o di cadere (ci sono andato vicino 2 volte) che resto il piu` possibile davanti. Le gambe girano bene, il ritmo cardiaco sotto controllo ed una velocita` pazzesca che grazie alle ruote e alla nuova bici riesco a tenere agevolmente. Sono sempre sulle prolunghe, i km filano via velocissimi e supero parecchi atleti recuperando terreno sui miei concorrenti. Il ritorno verso clearwater e` ancora piu` veloce (fatta eccezione per i ponti) sto benissimo e ne ho davvero ancora. E` un po che siamo un gruppetto di M45, a 20 km da t2 attacco e riesco a staccarli, arrivo in T2 con una frazione in bici in 2h11 min, media dei 41,5 su 90.6km, pazzesco!! I pro hanno fatto in media solo 5’ meno di me, e sto ancora bene, nessun affaticamento muscolare o dolore al collo o ai lombari. Adesso e` il momento della verita` esco da t2 in 9° posizione ma so che non la terro` per molto, parto con un passo di 4’30 ma la gamba mi fa male, ad ogni appoggio e` come se un pugno di spilli mi si conficcasse nell`attacco del quadricipite, stringo i denti e tengo duro. Inizia un mezzo calvario, tra il caldo, sono le 11 e i pro sono gia` arrivati da 45 minuti, le salite, ce ne sono 6 di cui 4 al 12% (il famoso ponte da fare 2 volte) ed il dolore alla gamba, vedo la velocita` che cala ad ogni km, cerco di rilanciare ma il mio corpo non risponde a causa del male alla gamba, gli m45 continuano a recuperare su di me e a superarmi, mi maledico per aver sicuramente sbagliato qualcosa nella preparazione, ma non mollo, ho male e aspetto con ansia di vedere Katja a bordo strada che mi incoragggia e mi rida` forza, finisco il primo giro in 50’, continuo a perdere posizioni, inizio il secondo giro convinto di non riuscire a finirlo tanto e` il male alla gamba, trovo risorse che non so neanche di avere dentro di me per non mollare e mettere un piede davanti all’altro con un certo stile, mi viene da pensare a chi se non ha la piscina sotto casa non si allena e a chi prende decisioni perche` e` piu` comodo, e mi viene da ridere, penso a come sia facile essere ironman a parole, ma quando sei qui con i migliori del mondo il nome del gioco e` un altro, e` questione di spirito o ce l’hai oppure ti fermi, stringo ancora di più i denti. vedo Tommi che si avvia verso il traguardo, ci salutiamo, poi Katja che mi dice che mi aspetta all’arrivo, io sto su solo con i nervi, i denti sttretti e lo sguardo fisso, ogni tanto ritrovo una bella falcata ma sull’ultima salita quasi mi fermo, poi arriva l’ultimo miglio, il "motivational mile", musica a palla, lo speaker che incita e chiama il tuo nome dicendoti di non mollare e che ci sei quasi, si corre fra due ali di gente, adesso non sento piu` niente, neanche il dolore, so che portero` a termine questa gara, senza cammminare, vedo un m45 davanti a me e lo supero, a 1km dall’arrivo giro a sinistra e vedo il traguardo del campionato del mondo, sento Katja gridare, chiudo gli occhi e alzo le braccia, 4h30 che tempo!! Peccato per la corsa ma oggi non avrei potuto fare di piu` anzi avrei davvero potuto fare di meno, tipo camminarmela tutta. La forza incredibile che mi ha tenuto su per tutta la corsa mi abbandona di schianto appena tagliato il taguardo, crollo davanti a tommaso e paolo che mi congratulano, la gamba sinistra mi va in convulsione e inizio a piangere di nervi e dolore, poi cerco Katja, e` stata fantastica durante tutta la preparazione ed ancora di piu` in questi giorni qui in Florida sembra retorico ma senza di lei non sarebbe stato possibile venire qui, fare un tempo del genere.....
Un grazie a tutti voi che mi avete seguito da casa e che mi avete incitato e motivato con i vostri messaggi.
La giornata inizia presto con la colazione alle 5, ci sono 17 batterie per la partenza, gli M45 partono alle 7.55, i pro alle 6.45, ma la zona cambio chiude alle 6.30 e quindi bisogna fare comunque presto. Arrivo in zona cambio alle 6, gonfio le ruote e mi guardo intorno scrutando gli avversari del mio age group. La sera prima ho fatto l’errore di guardare i tempi dell’anno scorso e mi sono impressionato nel vedere il livello elevatissimo, per fare un top 10 nella mia categoria bisogna fare 4h10.... in pochi hanno corso in piu` di 1h35, la media e` 1h30, so di essermi allenato bene e di poter correre in 1h35, ma con la tendinite alla gamba sinistra chissa` se riesco a finire la gara. In zona cambio incontro subito uno che e` arrivato 4° l’anno scorso e poi altri che si sono qualificati come secondi o terzi di categoria nelle prove qualificative, sono intimidito, siamo 138 nel mio age group, mi chiedo cosa riusciro` a fare, il livello qui e` stratosferico, il meglio del meglio, il top 5%. In zona cambio incontro Tommaso, ci scambiamo le ultime impressioni e strategie di gara, siamo entrambi abbastanza rilassati, io forse un po troppo, mi chiedo quando inizierò a sentire la gara. Incontriamo anche altri italiani, Spina, Roberto e altri. Daniel Fontana incontrato venerdi sera ci ha dato consigli importanti, adesso e` in acqua aspettando di partire. Ci spostiamo sulla spiaggia anche noi per vedere la partenza dei pro, fa freddino e l'acqua e` gelata, ma la giornata e` stupenda e ci aspetta sicuramente il gran caldo sulla frazione di corsa. Le batterie si susseguono, io mi metto la muta e faccio un po di riscaldamento (?) in acqua, le braccia girano bene, ma non ho la solita carica agonistica e mi chiedo il perche`. Tommaso e` partito alle 7.30, forse ci incroceremo nella corsa, e` pronto, fara` una gran gara. Finalmente tocca a noi M45, tutto qui e` organizzato benissimo, tutti in fila sulla spiaggia, io sono in prima fila, respiro profondo e bum, partiti, parto bene e dopo uno sprint nell’acqua bassa ci tuffiamo nelle acque del golfo del messico per 1900 mt di nuoto, sono nei primi 4 o 5, cerco di prendere la scia di chi mi sta davanti, a sinistra passa un gruppetto, si nuota forte, siamo una decina nel gruppo di testa con uno o due atleti lontani davanti, prendo un ritmo ma non e` il mio solito ritmo, nuoto sottotono, i battiti non salgono, al giro di boa siamo ancora tutti li, poi raggiungiamo i lenti della batteria precedente e il gruppo esplode, perdo i piedi di quello davanti e mi faccio tutta la seconda parte da solo, il vento si e` alzato insieme alle onde, non si vedono piu` le boe e i concorrenti delle batterie precedenti da superare sono sempre di piu`, fatico parecchio non mi supera piu` nessuno ma ho perso contatto con il gruppo di testa, addio podio ;-) finalmente esco dall’acqua in 29’, bene ma si poteva fare meglio, entro in T1 in 17° posizione e non trovo subito la sacca, perdo un po di tempo, poi mi levo la muta e corro verso la bici, la gamba mi fa male ma stringo i denti. Inizio la frazione di bici a tutta per raggiungere quelli davanti e dopo 10 km ci riesco. Si viaggia veloci su queste strade, il percorso e` piatto, con qualche falso piano e due ponti al 12%. Ogni tanto il percorso (delimitato da coni stradali) e` molto stretto rendendo impossibile non draftare, ho talmente paura di beccare una penalita` o di cadere (ci sono andato vicino 2 volte) che resto il piu` possibile davanti. Le gambe girano bene, il ritmo cardiaco sotto controllo ed una velocita` pazzesca che grazie alle ruote e alla nuova bici riesco a tenere agevolmente. Sono sempre sulle prolunghe, i km filano via velocissimi e supero parecchi atleti recuperando terreno sui miei concorrenti. Il ritorno verso clearwater e` ancora piu` veloce (fatta eccezione per i ponti) sto benissimo e ne ho davvero ancora. E` un po che siamo un gruppetto di M45, a 20 km da t2 attacco e riesco a staccarli, arrivo in T2 con una frazione in bici in 2h11 min, media dei 41,5 su 90.6km, pazzesco!! I pro hanno fatto in media solo 5’ meno di me, e sto ancora bene, nessun affaticamento muscolare o dolore al collo o ai lombari. Adesso e` il momento della verita` esco da t2 in 9° posizione ma so che non la terro` per molto, parto con un passo di 4’30 ma la gamba mi fa male, ad ogni appoggio e` come se un pugno di spilli mi si conficcasse nell`attacco del quadricipite, stringo i denti e tengo duro. Inizia un mezzo calvario, tra il caldo, sono le 11 e i pro sono gia` arrivati da 45 minuti, le salite, ce ne sono 6 di cui 4 al 12% (il famoso ponte da fare 2 volte) ed il dolore alla gamba, vedo la velocita` che cala ad ogni km, cerco di rilanciare ma il mio corpo non risponde a causa del male alla gamba, gli m45 continuano a recuperare su di me e a superarmi, mi maledico per aver sicuramente sbagliato qualcosa nella preparazione, ma non mollo, ho male e aspetto con ansia di vedere Katja a bordo strada che mi incoragggia e mi rida` forza, finisco il primo giro in 50’, continuo a perdere posizioni, inizio il secondo giro convinto di non riuscire a finirlo tanto e` il male alla gamba, trovo risorse che non so neanche di avere dentro di me per non mollare e mettere un piede davanti all’altro con un certo stile, mi viene da pensare a chi se non ha la piscina sotto casa non si allena e a chi prende decisioni perche` e` piu` comodo, e mi viene da ridere, penso a come sia facile essere ironman a parole, ma quando sei qui con i migliori del mondo il nome del gioco e` un altro, e` questione di spirito o ce l’hai oppure ti fermi, stringo ancora di più i denti. vedo Tommi che si avvia verso il traguardo, ci salutiamo, poi Katja che mi dice che mi aspetta all’arrivo, io sto su solo con i nervi, i denti sttretti e lo sguardo fisso, ogni tanto ritrovo una bella falcata ma sull’ultima salita quasi mi fermo, poi arriva l’ultimo miglio, il "motivational mile", musica a palla, lo speaker che incita e chiama il tuo nome dicendoti di non mollare e che ci sei quasi, si corre fra due ali di gente, adesso non sento piu` niente, neanche il dolore, so che portero` a termine questa gara, senza cammminare, vedo un m45 davanti a me e lo supero, a 1km dall’arrivo giro a sinistra e vedo il traguardo del campionato del mondo, sento Katja gridare, chiudo gli occhi e alzo le braccia, 4h30 che tempo!! Peccato per la corsa ma oggi non avrei potuto fare di piu` anzi avrei davvero potuto fare di meno, tipo camminarmela tutta. La forza incredibile che mi ha tenuto su per tutta la corsa mi abbandona di schianto appena tagliato il taguardo, crollo davanti a tommaso e paolo che mi congratulano, la gamba sinistra mi va in convulsione e inizio a piangere di nervi e dolore, poi cerco Katja, e` stata fantastica durante tutta la preparazione ed ancora di piu` in questi giorni qui in Florida sembra retorico ma senza di lei non sarebbe stato possibile venire qui, fare un tempo del genere.....
Un grazie a tutti voi che mi avete seguito da casa e che mi avete incitato e motivato con i vostri messaggi.